ABC dell'ECG è con Dott.ssa Giulia Salvi Psicologa...
Un'interessante collaborazione con i ragazzi ABC dell'ECG . Vediamo come lo stress influenza la funzionalitá cardiaca.
ABC dell'ECG è con Dott.ssa Giulia Salvi Psicologa.
Sindrome di TakoTsubo
La cardiomiopatia #Takotsubo è una sindrome clinica caratterizzata da una transitoria e grave disfunzione sistolica del ventricolo sinistro che si può manifestare con caratteri sovrapponibili a quelli di una sindrome coronarica acuta. Nonostante ciò questa sindrome fa parte delle CARDIOMIOPATIE NON ISCHEMICHE, non essendo presente un danno coronarico e non essendoci quindi interruzioni al flusso di sangue che irrora il miocardio.
La sindrome deve il suo nome al fatto che il ventricolo sinistro, all'esame ecocardiografico e ancor più alla ventricolografia, assume una forma simile ad un cestello usato dai pescatori giapponesi nella pesca del polipo. Da qui la definizione di cardiomiopatia Takotsubo (tako: polipo, tsubo: cestello). Altri nomi per definire la sindrome sono: Sindrome da rigonfiamento apicale, Sindrome del cuore infranto, Cardiomiopatia stress-relata, Cardiomiopatia ad ampolla.
- Quali sono i fattori Scatenanti?
La cardiomiopatia Takotsubo è spesso preceduta da un intenso #stress psichico (vedi sotto) o fisico (trauma accidentale, procedure mediche invasive, crisi asmatiche, crisi epilettica, distiroidismo, anafilassi...); si tratta di un trigger caratteristico della sindrome, con possibili implicazioni sul piano eziopatogenetico. Tuttavia diverse ricerche mettono in luce anche il coinvolgimento di svariati fattori, ancora non del tutto noti, per l'insorgenza della sindrome.
- Chi colpisce maggiormente?
L'incidenza è maggiore nei soggetti di sesso femminile e in età avanzata (in post-menopausa) e si stima sia pari al 2% circa della popolazione generale (e al 6% circa della popolazione femminile) nell'ambito delle coronarografie eseguite per sospetto IMA.
- Come si può presentare (e riconoscere) nella pratica clinica?
Il quadro clinico è caratterizzato generalmente da dolore toracico suggestivo per sindrome coronarica acuta, associato a dispnea e profonda astenia. In rari casi la prima ed unica manifestazione della sindrome può essere la sincope e nel 5% circa dei casi l'esordio avviene con il quadro di un edema polmonare acuto o di uno shock cardiogeno.
Dal punto di vista biochimico vi è un incremento, come nell'infarto miocardico acuto (anche se spesso ben più modesto), degli indici di miocardiocitonecrosi, con riscontro di valori più o meno elevati di troponina, mioglobina e CK-MB.
Cosa posso trovare all'ECG?
- Nella fase acuta è caratterizzato nella maggioranza dei casi da un sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazioni precordiali, che può essere associato a sopraslivellamento nelle derivazioni inferiori e laterali.
- È possibile inoltre la presenza di onde Q patologiche di nuova insorgenza.
- Allungamento dell'intervallo QTc che raggiunge il massimo nei giorni immediatamente successivi, in corrispondenza con lo sviluppo di onde T negative profonde.
- L'evoluzione elettrocardiografica successiva è caratterizzata da una progressiva riduzione delle alterazioni della ripolarizzazione fino alla completa normalizzazione dell'ECG, che avviene in un periodo di tempo compreso fra alcune settimane e 2-3 mesi.
Pertanto, sebbene i fattori eziologici siano ancora in fase di studio, rimane certa l'influenza del fattore #psicologico nell'insorgenza della sindrome #TakoTsubo.
Questo aspetto viene spiegato meglio dalla Dott.ssa Giulia Salvi Psicologa
Generalmente l'"attacco" è preceduto da un periodo di #stress cronico o da un episodio di #stress acuto (morte improvvisa di una persona cara, accesa discussione, parlare in pubblico, incidente stradale, apprendere la notizia di una catastrofe naturale, ricevere una diagnosi medica infausta, importante perdita finanziaria, festa a sorpresa, aborto improvviso...). L'esposizione a situazioni stressanti predispone l'organismo all'attacco o alla fuga per far fronte ad eventi potenzialmente pericolosi, determinando un'attivazione del sistema simpatico. Tuttavia in situazioni di stress acuto o cronico vi è un'iperattivazione del sistema simpatico con conseguente eccessivo rilascio di adrenalina e noradrenalina. Il rilascio abnorme di questi due ormoni "stordirebbe" il miocardio, che riveste il ventricolo sinistro, alterando quindi la normale funzione cardiaca.
Pertanto, sebbene lo stress di per sè è una risposta psicofisiologica naturale che può avere la funzione adattiva di attivare risorse e guidarci alla risoluzione di problemi, un'attivazione eccessiva e prolungata nel tempo di situazioni stressanti può compromettere il nostro benessere. Risulta quindi importante imparare a riconoscere lo stress, così come apprendere alcune strategie che ci permettano di fare un passo indietro e non essere travolti da ciò che accade. Vedi immagine per alcuni consigli pratici per la migliore gestione dello stress.
#giuliasalvi